MOBILITA’ ARTICOLARE
Con mobilità articolare (flessibilità) si intende la capacità di eseguire movimenti di grande ampiezza.
La flessibilità dipende da fattori esterni, dalla forza, dalla elasticità muscolo-tendinea e dalla destrezza.
Una buona mobilità articolare è il presupposto fondamentale per una buona esecuzione del movimento sia quantitativo che qualitativo; è altresì importante per lo sviluppo delle capacità condizionali e coordinative.
Per allenare la mobilità si utilizzano tre tipi di esercizi:
Attivi
Statici
Passivi
Gli esercizi attivi sono quelli in cui il miglioramento della flessibilità è dato dai muscoli che agiscono sull’articolazione, dipende quindi dalla forza dei muscoli agonisti e dal rilassamento di quelli antagonisti.
Negli esercizi passivi il ruolo delle forze esterne è determinante, la forza di gravità, l’aiuto esterno gli esercizi con autocontrasto;
Gli esercizi statici si basano sul mantenimento di una posizione per alcuni secondi ricercandone la maggiore ampiezza possibile senza giungere al dolore, sono esercitazioni generalmente passive.
Con esercizi di carattere passivo si raggiungono livelli di flessibilità maggiori, ma più grande efficacia hanno gli esercizi attivi.
Per allungarsi:
1) Dobbiamo farlo con gradualità.
2) Le posizioni devono essere confortevoli.
3) Mettere attenzione alla respirazione.
4) Concentrarsi sulla zona interessata.
5) Non molleggiare rapidamente.
6) Non raggiungere mai una tensione critica o dolorosa.
I muscoli sono protetti dal “riflesso di tensione”, mantenere un allungamento oltre le nostre capacità allungo attiva questo meccanismo diminuendo l’elasticità muscolare. Il dolore poi può essere sintomo di microtraumi che possono creare cicatrici con perdita ulteriore di flessibilità.
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